mercoledì 7 maggio 2014


Senape e Guayule



"Quell'aratro, quell'erpice, ricordi che durante la guerra piantavamo la senape? Ricordi quel tipo che voleva farci piantare quella specie di gomma che chiamano guayule? Arrichitevi diceva. [...]" (pag. 122)

Tra le prime righe del capitolo 9 si fa menzione di due tipi di coltivazione differenti rispetto a quelli citati nel resto della narrazione, sicuramente poco comuni per delle famiglia che si occupavano prevalentemente della coltura del cotone.

Il Guayule , il cui nome scientifico è Parthenium argentatum, è un tipo di arbusto appartenente alla famiglia delle Asteracee dalla quale si ricava della gomma naturale e coltivabile in paesi dal clima temperato. La produzione industriale e l'utilizzo della gomma naturale sono iniziati nel 1800, ma la scoperta vera e propria di questo arbusto si fa risalire a parecchi anni dopo, dopo la sperimentazioni di gomme naturali ottenute da altre piante. Durante il ventennio fascista, il governo italiano mandò alcuni tecnici negli Stati Uniti presso la International Rubber Company che coltivava piante di guayule in California per la produzione di gomma, e lo fece per vedere se fosse stato possibile piantarle in Sardegna, Basilicata, Puglia o addirittura in Libia. La gomma naturale venne presto rimpiazzate dalla gomma sintetica ottenuta dal petrolio, ma alcune coltivazioni restano attive in varie zone del mondo.




martedì 6 maggio 2014

lunedì 5 maggio 2014


Dodge del 1922




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Ford 1927 (Model A)





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Ford Model T


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L'automobile





"Nelle città, all'ingresso delle città, nei campi, nelle aree dismesse, le rivendite di auto usate, le rivendite di catorci, i garage dalle insegne roboanti: Auto usate, Auto usate d'occasione. Ford 1927 in ottimo stato. Auto certificate, auto garantite. Radio gratis. Auto con 300 litri di benzina gratis. Entrate e guardate. Auto usate. Nessun ricarico. [...] Falli cominciare con quella Cadillac. Poi scendi fino a quella Buick del '26. Se cominci con la Buick quelli ripiegano sulla Ford. Rimboccati le maniche e mettiti a lavoro. Questa pacchia non durerà per sempre. Mostragli quella Nash mentre io faccio gonfiare la gomma a terra di quella Dodge '25 [...]". (pag. 87)

"Auto allineate, vecchie Ford T, alte e spocchiose, volante che cigola, copertoni lisci. Buick; Nash, De Soto.[...]. E' una Dodge del '22. La miglior Dodge che sia mai stata fabbricata. Resistentissima. Bassa compressione. L'alta compressione dà grinta per un po', ma a lungo andare anche la lega migliore non regge. Plymouth, Rockne, Star. Cristo Santo, da dove sbuca quella Apperson, dall'Arca di Noè? E quella Chalmers e quella Chandler?" (pag. 87)

"Cadillac, La Salle, Buick, Plymouth, Packard, Chevrolet, Ford, Pontiac" (pag. 93)



"Era un Hudson Super Six a guida interna, e il tetto era stato tagliato a metà con la cesoia da lamiera." (pag. 100)

"Macchine che passano sfrecciando sulla 66. Targhe. Mass., Tenn., RI, NY, Vt., Ohio. Dirette all'Ovest. Belle macchine, a più di cento all'ora." (pag 216)



Breve cronologia sui principali eventi relativi alla storia dell'automobile:







Figura: Carro di Cugnot.






                                                                         

venerdì 2 maggio 2014



L'aratro


"[..] Poi indugiò sulla soglia del capanno attrezzi, dove non c'erano più attrezzi, solo una punta d'aratro spezzata, un rotolo di fildiferro in un angolo[...]" (pag.57)



L'aratro (lat. aratrum, dalla stessa radice di arare "arare"), utilizzato per l'aratura, è costituito da una trave sulla quale sono innestati un coltello che taglia la terra verticalmente, un vomere che la taglia orizzontalmente e un versoio che serve per capovolgere la zolla e frantumarla; posteriormente può essere dotato di stegole. Può essere sia a traino animale che meccanico, in alcuni casi dotato di ruote. 


Figura 1: aratro meccanico.



Figura 2: aratro antico.



L'aratro venne inventato dai Sumeri verso il 3500 a.C. (notizia dedotta dal ritrovamento di tavole raffiguranti un aratro stilizzato), ma neanche uno si è conservato fino ai nostri giorni; in seguito dalla Mesopotamia l'aratro si diffonde anche in Europa. I primi aratri erano delle semplici costruzioni in legno con una struttura portante e un bastone verticale, trainata sul terreno per solcarlo; successivamente venne aggiunto il vomere alla struttura, non in legno bensì in ferro. Solo a partire dal '700 vennero costruiti gli aratri in metallo: il primo modello fu quello di Joseph Foljambe del 1730; nel 1830 invece comparve il primo aratro in acciaio, fatto costruire da John Deere. In seguito nacquero gli aratri con le ruote, il seggiolino, l'uso di più vomeri e l'aggiunta di uno o due animali da traino, a seconda del tipo di terreno da arare. Gli aratri moderni vengono montati direttamente su un trattore, evitando quindi l'utilizzo di animali da traino, e consentendo l'utilizzo di ben sei versoi.


Nel testo viene citato numerose volte questo attrezzo, vista l'utilità; a pagina 122 viene nominato l'Aratro Sears Roebuck della Sears, Roebuck & Co.