Il camion
"Un grosso camion rosso era fermo davanti alla piccola bettola sullo stradone. Il tubo di scappamento verticale borbottava sommesso, spandendo dalla punta un velo quasi invisibile di fumo azzurrognolo. Era un camion nuovo, rosso fiammante, con sulle fiancate la scritta a caratteri cubitali: AGENZIA TRASPORTI OKLAHOMA CITY. I doppi pneumatici erano nuovi, e le maniglie sul retro dei due sportelli erano assicurate da un grosso lucchetto di ottone. Dentro la bettola una radio suonava un ballabile, a volume basso come si fa quando nessuno ascolta. Un piccolo ventilatore ruotava silenzioso nel suo vano circolare sopra l'ingresso e qualche mosca ronzava eccitata intorno a porte e finestre, sbattendo contro le reti delle zanzariere[...]". (pag. 8)
"Quando Joad udì il camion allontanarsi, con gli scatti progressivi delle marce e il suolo che tremava percosso dal rullo degli pneumatici, si fermò, si girò, e lo guardò scomparire lungo la strada." (pag. 24)
"Be', dobbiamo caricare tutta quella roba per portala a vendere. Se Al torna dalle sue sgroppate può caricare il camion e portare la roba a vendere, e magari riusciamo a partire domani o dopodomani." (pag. 122)
"Tacquero e il camion continuò la sua avanzata sferragliante. Il motore era rumoroso, pieno di cigolii minuti e diversi , e i tamburi dei freni stridevano. Le ruote scricchiolavano come se fossero di legno, e un sottile getto di vapore usciva da un buco sotto il tappo del radiatore. Il camion lasciava dietro di sé un turbinio di polvere rossa simile a un'alta colonna. [...] I freni stridettero quando il camion si fermò e quel rumore si stampò nella mente di Al: le guarnizioni erano andate. " (pag.139)
Nessun commento:
Posta un commento